Su Cecilia

Fine ottobre 2022, Blagaj Bosnia-Erzegovina. Dopo alcuni giorni intensi sulle bellissime montagne bosniache, avevo bisogno di riposo, cibo in abbondanza, una birra fresca e di fare finalmente il bucato. Andau in un campeggio con un’ottima reputazione a Blagaj… era esattamente quello di cui avevo bisogno.

Un gruppo di gatti si aggirava per il campeggio. Erano in forma, in buone condizioni e sapevano come convincere i turisti a lasciar cadere qualcosa da mangiare dal tavolo. Un giorno apparve una gattina tricolore, molto più piccola e decisamente in cattive condizioni rispetto altri gatti. Si aggirava furtivamente. I suoi occhi erano pieni di terrore. Era molto magra e gli altri gatti la scacciavano non appena lei cercava di partecipare a un banchetto occasionale.

“Tanya, il gattino tricolore appartiene a qualcuno o al campeggio?” Chiesi ad una dolcissima ragazza che lavorava nel campeggio. “No, è una gattina che si aggira di tanto in tanto. È sola”. Le diedi da mangiare e guadagnai un po’ della sua fiducia. Non mi ci volle molto per prendere una decisione. Se potevo viaggiare con un gatto, potevo viaggiare anche con due. Chiesi di nuovo ai proprietari del campeggio: “Certo, prendila! Portala con te!”, mi dissero. In un attimo Cecilia era vaccinata, aveva un microchip e un passaporto.

Si è subito adattata alla vita nomade nel Pajero. Era chiaro che Cecilia aveva subito grossi traumi e che dovevo essere molto paziente con lei. Credo che la presenza di Dimitri abbia facilitato il processo, perché lei lo vedeva come un punto di riferimento. Sono felice della decisione che ho preso, di averle dato una possibilità. Vederla sbocciare lentamente mi ha fatto bene al cuore, nonostante tutte le difficoltà. Benvenuta nella nostra squadra mia dolce Cecilia!