Ancora una volta è passato molto tempo dal mio ultimo post. Alcuni pensavano che non avessi più voglia di scrivere il mio blog, ma la verità è che qui la connessione internet è terribile. Cercherò di riassumere alcune delle migliaia di cose che mi sono accadute nella Tierra del Fuego.
Abbiamo passato dei bei momenti con Graciela a Rio Grande. Ero la unica turista e mi sono fermata una settimana (certo! nessuna fretta di partire!!). Vino rosso, formaggio e un sacco di risate … con le sue storie mi scendevano le lacrime dal tanto ridere … Gracias Graciela! … ma non c’è tempo per le lacrime, devo continuare il mio cammino.
Stavo evitando il più possibile la Ruta 3. Pessima reputazione e di recente è accaduto un triste incidente. Un cicloturista cinese ha perso la vita … un uomo in pensione che ormai da 10 anni percorreva le strade del mondo.
Solo 79 km mi separavano dal confine cileno … in condizioni normali li percorrerei in 1 giorno di pedalata … mi ci sono voluti 3 interminabili e stancanti giorni. Pianura e le condizioni della strada erano relativamente buone, MA il vento di lato mi rallentava … PARECCHIO … e la pioggia non aiutava.
In alcune zone dovevo spingere. Avevo l’impressione che stavo spingendo da una infinità ma quando guardavo il contachilometri … cosa??? solo 800 metri?? In altre zone mi dovevo fermare, piantare i piedi ben saldi al suolo e con tutto il mio peso e forza tenere la bici … eccole le raffiche di 80 km/h annunciate dalla meteo qualche giorno prima … Gesùgiuseppemaria. Il micino stava bene. È ben protetto da vento, freddo e pioggia nella sua gabbietta.
Non riuscivo ad avanzare. Ero stanca ed infreddolita. Credo che apparissi in condizioni miserabili. Mi sentivo miserabile. Nessuno in vista. Impossibile piazzare la tenda. Pampa.
Disarmata volevo solo piangere … ma dai!!! Cosa cambierebbe? Non c’è tempo per le lacrime, tieni duro e spingi fino alla prossima Estancia (Josephine è tosta). Fortunatamente ho sempre trovato un riparo.
Finalmente entro in Cile. Finalmente foresta. Bellissimi, magnifici antichi alberi. Abbiamo passato delle magnifiche notti e un capodanno molto rilassante. “Buon anno Dimitri. Buon appetito”.
Stavo finendo le scorte e non avevo soldi, quindi potete immaginare la gioia quando 3 ragazzi argentini si sono fermati e mi hanno messo tra le mani pizza, sopa paragualla (una specie di tortilla), crackers e una mela: gracias chicos nunca los voy olbidar! Stavo quasi piangendo dalla gioia … sì, esattamente: non c’è tempo per le lacrime. Mangia e vai!
In Cile le porte si aprivano con più facilità quando chiedevo un luogo riparato dove piazzare la mia tenda. “Perché vuoi piazzare la tenda se in casa mia abbiamo spazio?” Ximena e la sua famiglia mi hanno accolta a braccia aperte. Doccia, cibo, bucato … un’anima generosa.
Il giorno seguente ci siamo guardate negli occhi … entrambe piangendo ci siamo augurate buona fortuna. Sì, perché anche la sua famiglia pochi giorni prima del mio arrivo, aveva lasciato tutto per iniziare una nuova vita in Cameron. Non c’è tempo per le lacrime, la strada è ancora lunga.
Anche José e Teresa non hanno esitato ad aprirmi la porta quando completamente bagnata e infreddolita ho bussato a casa loro. Teresa. Una personalità così enigmatica. Sono sicura: anche la migliore attrice non sarebbe in grado di interpretarla … no no nemmeno Maryl Streep! Ma le sono così grata!
Loro e i loro 30 gatti non hanno mai ricevuto visite … ero la prima. “Teresa, non ho soldi ma posso lavorare e aiutarti in qualsiasi faccenda”. “No se preocupe señorita” e la cena era servita:
Teresa non parlava molto. Sedute in cucina sorseggiavamo caffé e ascoltavamo dei bellissimi chamamé (musica latina). “Non si sente sola qui?”. “No, mi piace stare da sola … e ho i miei 30 gatti“. Era felice quando le dissi che non avrei mai dimenticato la sua super-incredibile-deliziosa cucina. Un sorriso le illuminava il viso.
L’equazione è semplice: niente vento = pioggia. Niente pioggia = vento. Alla Bahia Inutil volevo vedere i pinguini … sì, incredibilmente caro. Una trappola per turisti, MA quando avrei avuto ancora l’occasione di vedere pinguini liberi? … perché mai abbiano scelto questo luogo? Il più esposto al vento.
Anche il gatto stava impazzendo a causa del vento. Cercavo sempre di trovare luoghi riparati e tranquilli per le nostre pause. Come quella volta alla spiaggia. Improvvisamente assume una posizione simile:
Cosa ha? Nooooooooo una foca! Una foca curiosa a circa 20 m dalla spiaggia … incredibile. Probabilmente non vedrà mai più un gatto. Si allontana lentamente.
L’isola della Patagonia era quasi fatta. Ne ero felice. Non mal interpretate: magnifici paesaggi MA il vento ha rovinato un po’ la festa. Per la prima volta mi sentivo veramente stanca.
Ancora una volta posso dire: io l’ho fatto. Non è stato facile. Credo che la Tierra del Fuego è stata la parte più difficile di tutto il mio viaggio. Io l’ho fatto. Un’altra esperienza che non dimenticherò mai.
Nei momenti difficili, stringi i denti e vai avanti … tutto è temporaneo.
In una barca abbiamo lasciato l’isola e siamo arrivati in Punta Arenas (Cile). Un po’ di riposo e via di nuovo in sella … l’ avventura continua … e il vento pure!
Un abbraccio
Stef, Dimitri e alcune lacrime