Huston abbiamo avuto un problema … finalmente risolto! È passato più di un mese ormai (non so nemmeno quanto esattamente) e ho talmente tanto da raccontare! Ma iniziamo dal primncipio: dalla fine del capitolo “Armenia” … perché credo se lo meriti.
Se vi trovate a Goris dovete assolutamente visitare Tatev. Questa volta ho lasciato Bicio nella pensioncina perché volevo provare il brivido della teleferica più lunga del mondo … 6 km sospesi nel vuoto in uno scenario da mozzare il fiato.
Occhi sgranati e bocca aperta … che incredibile meraviglia!
Nulla da ridire: i monaci avevano buon gusto nello scegliere la location per i loro monasteri.
Era ormai arrivato il momento di proseguire verso sud, direzione Kapan. Questa non è la radiografia di un intestino…
… questa è una parte di una delle strade “trita-gambe” che si trovano nel sud dell’Armenia. Non ricordo quanto fosse lunga (20-25 km?) … ma mentre la si pedala, secondo calcoli matematici accurati (pendenza e durata di percorrenza), sei certo di aver raggiunto il Nepal.
Quindi SÌ, ogni tanto sei stanco (molto stanco!), sei sporco, mal-odorante, con i capelli che sembrano quelli delle figurine PLAYMOBIL e devi ancora trovare un posto dove campeggiare … ma sapete cosa? Bastano due secondi: ti fermi e ti guardi attorno:
…. e sai esattamente perché ti trovi lì e cosa stai facendo … e sono talmente felice della mia scelta.
L’Iran mi stava chiamando ed io ero contenta di cambiare paese, cultura e persone. Non fraintendetemi, ma devo ammettere che a volte nel sud del paese non mi sentivo molto a mio agio … solo sensazioni … così cercavo di spostarmi velocemente verso sud.
In pochi km la topografia cambia in modo, direi, drammatico:
ed eccolo lì: IRAN
Ero eccitata e preoccupata allo stesso tempo: piacerà il mio “stile iraniano”? Ho abbastanza soldi? Otterrò tutti i visti per continuare i mio viaggio? e…? e…? Zitta, e vai!
Ho passato l’ultima notte ad Agarak (lungo la frontiera), ammirando il favoloso tramonto, contemplando le incredibili montagne e discutendo di politica con Vahe … sì perché qui ci sono dei problemi. Di quelli brutti. Ma sembra tutto così calmo. Silenzio. Vento. Colori. Deserto. Da qui posso vedere la frontiera. È un gran peccato che in posti incredibili come questo stiano accadendo cose gravi…
L’ Armenia è semplicemente incredibile! Ero stupita dalla diversità dei paesaggi, dalle sue bellezze e dalla moltitudine di cose che si possono visitare … I N C R E D I B I L E. L’ Armenia ha un grande potenziale turistico MA non è ancora “pronta” al turismo. Quindi se siete dei turisti pretenziosi e schizzinosi, allora forse è meglio se restate a casa … ma sarebbe un gran peccato. Arrivederci Armenia e “Apres”!
Foulard sulla testa, pantaloni lunghi e camicia a maniche lunghe eccomi a pedalare nella terra di nessuno … scendo dalla bici e compio il mio primo passo in territorio iraniano: BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM!!! Entro in un altro UNIVERSO … Ho attraversato la porta stellare (Stargate)! Stargate non è finzione, è reale. In pochi secondi ero attorniata da un gruppo di donne iraniane: una nonnina mi baciava, un’altra mi teneva la mano e un’altra ancora voleva scattarsi una fot con me … cosa??!! Incredibile.
Tutto è filato liscio come l’olio. Cultura diversa, persone completamente diverse, topografia diversa … pure le condizioni della strada erano ottime!
Un ottimo inizio direi … un nuovo capitolo può iniziare.
Un abbraccio
Stef
p.s. istruzioni per la galleria (ancora da aggiornare): cliccando in avanti vi state “muovendo” indietro nel tempo … sono in ordine cronologico come l’ applicazione Instagram.