Wow, io e Bicio stiamo viaggiando nel tempo! La campagna rurale ci aveva riportati indietro di 100 anni, ed ora, dopo circa 60 km, abbiamo raggiunto Gyumri e ci ritroviamo catapultati negli anni ’70-’80. Anche lo stile nel vestire delle persone ricorda quel periodo e ovunque si vedono LADA, LADA e LADA … adoro queste auto.
Gyumri e i suoi abitanti mi hanno lasciato un senso di tristezza. La seconda città armena è stata quasi completamente distrutta dal terremoto del 1988 … i segni sono ancora ben visibili su molte facciate di case e palazzine, ma anche sui visi delle persone … La città e i suoi abitanti sembrano dimenticati da tutti ed abbandonati a sé stessi.
La meteo non era dalla mia parte e così mi sono fermata a Gyumri per 3 notti. Ophelia, la responsabile della guest house si è presa cura di me e mi ha pure letto le carte … Ophelia la cartomante … wow!
In Armenia le condizioni delle strade sono assai precarie … ho capito piuttosto in fretta che la mia intenzione di passare attraverso i villaggi di campagna poteva trasformarsi in una tortura … la strada migliore? L’autostrada. Positivo nel percorrere l’autostrada in bicicletta è che non si sbaglia mai l’uscita. È stata un’esperienza “esotica” ed ovviamente si spera di …
… non fare la fine di questo povero cane …
Ma nessun pericolo. Gli autisti armeni sono molto rispettosi. Dopo quasi 90 km cominciavo a sentire un po’ di stanchezza. Ma dove piazzare la tenda? Qui è tutto piatto e poi c’è LUI! Cosa faccio se LUI mi vede o mi sente? LUI … lui è Gampr, il Gampr armeno … e vi assicuro che quando ne vedete uno iniziare a corrervi incontro, cominciate a pedalare veloce … molto veloce. Questi cani possono uccidere un orso e usare le mie gambe come stuzzicadenti.
Un giorno ne ho incontrato uno molto da vicino. Potevo sentire il suo alito caldo e umido sulla mia gamba destra … quando ci ripenso scoppio a ridere: le persone sul ciglio della strada erano tutte lì come stoccafissi con le bocche aperte a guardare la scena, forse aspettando di vedere chi avrebbe avuto la meglio … Gesùgiuseppemariamaddalena era così vicino!
Così decido di fermarmi al prossimo villaggio e chiedere il permesso di piazzare la mia tenda nel giardino di qualcuno. Sono arrivata a Sharam … e quando vedete questo:
… significa che avete trovato loro:
La tenda è rimasta nella borsa (di nuovo) e Bareck (dietro) e la sua adorabile famiglia mi hanno ospitata per una notte. Ho trascorso una deliziosa serata con queste persone meravigliose.
Infine, eccomi sulla via per Yerevan (1,2 Mio di abitanti) … ed eccola là, con il Monte Ararat sulla destra.
Ammetto che entrare in città mi ha fatto salire l’adrenalina: in bici, nel traffico intenso cittadino, in una strada di 6 corsie in totale, ha fatto crescere un pochino il mio ego.
A Yerevan, io e Bicio ci siamo trovati negli anni 2000 … e io mi sono quasi sentita a casa … quasi.
Ora mi trovo nella capitale in attesa del mio visto iraniano. Se mi sto annoiando? Per niente! Ma vi racconterò di più nel prossimo post.
Un abbraccio, a presto
Stef